Una profusione di usi cacofonici del termine sostenibile serve solo a definre qualcosa di migliore dal punto di vista ambientale o semplicemente alla moda. Questo il pensiero del presidente del Worldwatch Institute. Dagli albori del nuovo millennio il termine ha acquisito vita propria, senza alcuna garanzia di corrispondenza con la definizione originariamente data dalla Commmissione Bruntland nel 1987. Attraverso una diffusione sempre più popolare, il termine sostenibilità si confonde e mischia con l’altrettanto vago ed elusivo uso dell’aggettivo “verde”, alludendo a non ben definiti valori ambientali.
Originariamente la commissione presieduta dal primo ministro norvegese Gro Harlem Bruntland aveva dichiarato lo sviluppo sostenibile quello che “soddisfa i bisogni del presente senza compormettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.
La ricerca scientifica é andata molto avanti negli anni ed oggi sappiamo che la sostenibilità é rappresenta una sfida alla comprensione della complessità delle relazioni che connettono i singoli fattori e gli esseri viventi. E’ pertanto prima di tutto un cambiamento culturale.