Esiste un modo collaudato per gli Stati per uscire dal debito e dalla disoccupazione. Ve ne sono numerosi esempi durante tutto il XX secolo. Eccone uno poco spiegato nel suo funzionamento.

Il Trattato di Versailles, che vede la forte opposizione con la defezione finale di un nutrito gruppo di economisti, tra i quali il britannico John Maynard Keynes*, impone nel 1919 al popolo tedesco pesantissimi risarcimenti a rimborso dei costi sostenuti nella guerra da tutti gli altri Paesi belligeranti. La speculazione sulla moneta tedesca ne provoca il crollo, affrettando l’evento di uno dei fenomeni d’inflazione più rovinosi della modernità.
E’ rimasto nella storia che all’apice della svalutazione una carriola piena di banconote non basta a comprare un tozzo di pane.
Nel ’33 l’economia è al collasso totale, Le casse dello Stato sono vuote ed enormi quantità di case e di fattorie vengono sequestrate da banche e speculatori.
La Banca Centrale, posseduta da privati, pompa nuova valuta all’economia indebitando ulteriormente il paese. Attraverso la vendita a breve termine gli speculatori prendono in prestito qualcosa che non possiedono, la vendono e poi “coprono” le spese ricomprandola a prezzo inferiore.
Nulla di simile è mai accaduto in precedenza: la totale distruzione di una moneta nazionale spazza via i risparmi della gente, le loro attività e l’economia.

A peggiorare le cose arriva alla fine degli anni ’30 la depressione globale.

buono del tesoro

Nel 1933 la crisi è talmente forte che avviene un drastico cambio di governo. Il nuovo esecutivo si ispira alla politica monetaria di Abraham Lincoln, che aveva finanziato la Guerra Civile Americana con banconote stampate dallo Stato, chiamate “Greenbacks“. Inizia così a stampare moneta propria in opposizione al cartello delle banche internazionali.
Il programma di credito nazionale si basa su un piano di lavori pubblici. Viene finanziata la realizzazione delle infrastrutture: contro gli allagamenti, la ristrutturazione di edifici pubblici e case private e la costruzione di nuovi edifici, strade, ponti, canali e strutture portuali.
Il costo dei progetti viene fissato a un miliardo di unità della nuova valuta nazionale. Un miliardo di biglietti di cambio non inflazionati, chiamati . Questa moneta emessa dal governo non ha come riferimento l’oro, ma tutto ciò che possiede valore concreto. Essenzialmente si tratta di una ricevuta rilasciata in cambio del lavoro e delle opere consegnate al governo. Il motto è: “Per ogni marco stampato, abbiamo richiesto l’equivalente di un marco di lavoro svolto o di beni prodotti“.
I lavoratori spendono poi i certificati in altri beni e servizi, creando lavoro per altre persone.
Queste strategie economiche salvano il Paese dalle teorie economiche inglesi dell’epoca, secondo le quali il denaro deve essere scambiato sulla base delle riserve aurifere in possesso di un cartello di banche private piuttosto che stampato direttamente dal governo.

Attraverso una politica di sovranità monetaria indipendente e un programma di lavori pubblici che garantisce la piena occupazione, nell’arco di due anni, il problema della disoccupazione viene risolto e il Paese si rimette in piedi.

In quattro anni il Paese passa dalla bancarotta ad essere l’economia più forte d’Europa, possiede una valuta solida e stabile, niente debito, niente inflazione, e questo in un momento in cui grandi fette di popolazione negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali sono senza lavoro e vivono di assistenza.
Vengono ripristinati i commerci con l’estero, nonostante le banche estere neghino credito e il boicottaggio economico internazionale.
Per quanto riguarda il commercio estero si impiega un ingegnosissimo sistema, per trasformare gli acquisti di materie prime da altri paesi in commesse per la propria industria: i fornitori sono pagati in moneta spendibile soltanto per comprare merci fatte nella nazione. Il meccanismo, di stimolo al settore manifatturiero, funziona come il baratto: le materie prime importate sono pagate con prodotti finiti dell’industria nazionale, evitando così il peso dell’intermediazione finanziaria e fuoriuscite di capitali. Beni e servizi vengono scambiati direttamente, aggirando le banche internazionali. Questo sistema di scambio diretto avviene senza creare debito nè deficit commerciale.

Fonte: altrainformazione.it
Sheldon Hemry, Billions for the Bankers, Debts for the People (Miliardi per le Banche, Debito per i Popoli, 1984)
Schacht, The Magic of Money, 1967

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Keynes scrisse che “[il trattato di versailles] non prevedeva alcun piano di ripresa economica e l’atteggiamento punitivo e le sanzioni contro la Germania avrebbero provocato nuovi conflitti e instabilità, invece di garantire una pace duratura”, nel suo saggio The Economic Consequences of the Peace (Le conseguenze economiche della pace).

By Giovanni Sasso

Si occupa di tutti gli aspetti legati alla bioarchitettura nella progettazione urbanistica ed edile, ingegnerizzazione di strutture in legno-paglia, consulenza energetica. Presidente INBAR, Esperto in Bioarchitettura INBAR, Progettista Junior Casaclima, Corso Progettista PassivHaus, Progettista di Piani Urbanistici, Net Zero Energy Buildings, Passivhaus, ideatore di un unico sistema costruttivo in paglia. Formatore in master, corsi e convegni su bioarchitettura, certificazione e diagnosi energetica, materiali. is an expert in Bioarchitecture by INBAR Italian Institute of Bioarchitecture sassobrighi.com