[<–] Puntiamo tutto sulla riduzione del consumo unitario, fingendo di non sapere quanto la storia ci insegna.

perezQuando sono state introdotte le macchine per tessere si è ridotto il prezzo dei tessuti ed è aumentato il numero di vestiti venduti.
Quando aumenta l’efficienza di consumo del motore, il minore costo kilometrico significa più strada percorsa, maggiore disponibilità verso posti di lavoro lontani ecc.
Se i voli aerei costano di meno sono più propenso a scegliere mete più lontane.

Ogni riduzione del consumo di energia per unità di prodotto aumenta il consumo complessivo.

Allora:

1) all’aumentare dell’efficienza aumenta la disponibilità di quel prodotto a quindi il consumo complessivo.
2) non è sufficiente spingere sulla riduzione del consumo per unità di prodotto,  se al contempo non si trovano strategie per ridurre i consumi nel loro complesso.

Ma siccome il vero problema della nostra società è il consumo globale e la questione ecologica è sui consumi della società, occorre lavorare su un piano diverso rispetto a quanto si è fatto fin’ora:

Non basta lavorare sul piano delle quantità, occorre lavorare sulla scala della qualità.

La qualità è qualcosa di ben diverso dalla qualità e più difficilmente misurabile, ciò nonostante non meno importante. (vedi citazione di Einstein). Facciamo qualche esempio per capire cosa può essere la qualità.

Se regalo a mio figlio un gioco, al centesimo gioco la percezione di valore che ne ha è bassissima.
Se oggi voglio trarre dalle vacanze la stessa soddisfazione di 40 anni fa, devo andare perlomeno in un paese esotico.

Questo ci dice che, una volta soddisfatti i bisogni primari, la percezione di qualità non è legata alle quantità.

Ma introduciamo anche un tema leggermente diverso:

Quando mi vesto al mattino non scelo i singoli capi di abbigliamento più belli, ma quelli che stanno bene tra loro.
Quando arredo una tavola non scelgo le stoviglie singolarmente più belle, ma completi (per l’appunto) nei quali i singoli oggetti dialoghino tra loro.
Quando arredo uno spazio non scelgo i mobili più nuovi o più premiati ai concorsi di design, ma abbino in uno spazio mobili che stanno bene insieme e creano una determinata atmosfera.

La qualità quindi non va ricercata nella somma di singole qualità elevate.

La qualità nasce dal rapporto che gli elementi riescono a stabilire. [–>]

By Giovanni Sasso

Si occupa di tutti gli aspetti legati alla bioarchitettura nella progettazione urbanistica ed edile, ingegnerizzazione di strutture in legno-paglia, consulenza energetica. Presidente INBAR, Esperto in Bioarchitettura INBAR, Progettista Junior Casaclima, Corso Progettista PassivHaus, Progettista di Piani Urbanistici, Net Zero Energy Buildings, Passivhaus, ideatore di un unico sistema costruttivo in paglia. Formatore in master, corsi e convegni su bioarchitettura, certificazione e diagnosi energetica, materiali. is an expert in Bioarchitecture by INBAR Italian Institute of Bioarchitecture sassobrighi.com