Premessa: Grazie caro amico che mi scrivi. Ogni tanto ognuno di noi ha bisogno di una spinta perrisvegliarsi dal torpore del tran tran quotidiano e trasmettere agli amici qualche battuta e qualche riflessione quotidiana. Ricambio il tuo messaggio: sei sparito, a quando un congresso che riscaldi gli animi e risvegli le menti? 😉

Perchè ci troviamo così in basso? Perchè la direzione che ci si prospetta davantio è quella della discesa lenta e costante? Cosa ci manca rispetto ad altre epoche?
Questo mi domandavo l’altro giorno passeggiando per Roma.

La crisi contemporanea è essenzialmente una crisi etica e morale.
Tutto ha un prezzo, quindi essenzialmente nulla vale e tutto è in vendita. Vendreremmo anche nostra madre per denaro.
Lo stesso e con più dovizia fanno i nostri eroi della politica.
Hanno venduto noi ed il futuro per ottenere nella loro cassa una quota di quella moneta che hanno concesso di stampare a banche private.
Facendolo si sono arricchiti di una ricchezza che non esiste, nel senso che non nasce dal valore, ma dalla finanza e dall’usura.
Una ricchezza che del valore invece si appropria, impadronendosi del sangue che irrora gli organi, della moneta che serve a tutti per scambiarsi valori prodotti.
Ora la moneta, che non è valore ma unità di misura del valore e quindi mezzo di scambio dei beni, è divenuta oggetto di prestito, impadronendosi progressivamente del bene reale.

Radici ok piccola_0Una volta capito questo ci si rende conto che il gioco giocato è di una immoralità non immaginabile.
Chi ha ottenuto il monopolio di stampa del denaro, prestandolo ad interesse, si impossessa progressivamente di tutto il valore in circolazione.
Tutti gli altri sono destinati alla schiavitù economica.
Non si usa più il ferro per legare le persone, ma le leve della finanza e della moneta!

Chi è stato capace di vendere l’anima e generare tutto questo? I nomi sono noti e la storia li scriverà in grassetto nei suoi capitoli più ingominiosi.

radiciPressochè inutile pensare di trovare salvezza nell’autocostruzione o nel fai da te agricolo.
Il nodo è molto chiaro, e l’altro giuorno ne ho avuto un chiaro esempio.
Mi trovavo in una sala piena, ad un convegno presso la Camera di Commercio per la presentazione di una unità di conto alternativa all’Euro per operazioni economiche tra imprenditori.
Alla fine di una lunga ed appassionante presentazione ho fatto una sola domanda al Presidente della CamCom che aveva terminato di parlare.
“Lei rappresenta la camera di Commercio che ha messo la faccia e lanciato questa iniziativa. Ritengo che il senso di fondo delle domande di chi mi ha preceduto fosse quello di sapere se il flusso di unità di conto sarà realmente bidirezionale, in quanto una moneta ha valore solo se riconosciuta da molti. Allora per farmi una idea su quale sarà il futuro di questa iniziativa vorrei sapere se voi come camera di Commercio accetterete pagamenti in questa moneta”.
La risposta lunga e cortese è stata: No.

Possiamo fare quello che vogliamo, ma nel momento in cui esistiamo dobbiamo pagare le tasse. Altrimenti le multe. E queste non saranno in pomodori e fagiolini. Ma in Euro.
Coltiviamo pure l’orto per alleviare le nostre pene, ma senza dimenticarci mai le catene alle caviglie.
Ciao

By Giovanni Sasso

Si occupa di tutti gli aspetti legati alla bioarchitettura nella progettazione urbanistica ed edile, ingegnerizzazione di strutture in legno-paglia, consulenza energetica. Presidente INBAR, Esperto in Bioarchitettura INBAR, Progettista Junior Casaclima, Corso Progettista PassivHaus, Progettista di Piani Urbanistici, Net Zero Energy Buildings, Passivhaus, ideatore di un unico sistema costruttivo in paglia. Formatore in master, corsi e convegni su bioarchitettura, certificazione e diagnosi energetica, materiali. is an expert in Bioarchitecture by INBAR Italian Institute of Bioarchitecture sassobrighi.com