arch. Giovanni Sasso casa passiva in paglia

Fresca d’estate, d’inverno sarà riscaldata grazie al calore dei corpi

NOVAFELTRIA. Sorgerà a Secchiano la prima casa passiva di paglia, costruita in bioedilizia, della provincia di Rimini. Non saranno necessari nè impianto di raffreddamento nè di riscaldamento: l’isolamento sarà tale da non richiedere freddo artificiale in estate, mentre il calore umano delle persone che la abiteranno basterà a riscaldarla d’inverno. In più, la struttura in paglia e legno verrà realizzata in autocostruzione: in un paio di settimane dieci persone riusciranno a completare l’opera autonomamente in un progetto destinato a fare scuola (sarà possibile assistere al workshop aperto a tutti gli interessati). Che vedranno nascere un piccolo bed and breakfast e la sede di un’associazione culturale.
L’idea e la proprietà è dell’ex assessore all’Ambiente del Comune di Rimini, Andrea Zanzini, che ha deciso di affidare i lavori allo studio SassoBrighi di Rimini, specializzato in bioedilizia. «Si tratta di un ainziativa legata al territorio – commenta Zanzini – in un luogo interessante. Un modo per valorizzare la zona e la casa stessa che rischiava di essere perduta».
E non è finita. Perchè l’abitazione sarà autosufficiente dal punto di vista energetico. Un impianto fotovoltaico, pompe di calore, un sistema di recupero delle acque attraverso la fitodepurazione e la presenza di un orto biodinamico renderanno il tutto ancora più ecologico. Senza contare che la costruzione della casa in paglia consentirà il recupero, sempre tenendo conto del basso consumo e dei vincoli storici, della vicina casa del ‘700. mentre la parte in paglia sorgerò su una precedente struttura degli anni ’30, che verrà demolita e ricostruita con la stessa volumetria.
Si tratta di un progetto che ha richiesto attenzione e cura del dettaglio: la ricerca delle giuste balle di paglia, arrivate poi da un campo di San Martino Montelabbate, non è stata facile «perchè -spiega Daniela Brighi, ingegnere dello studio SassoBrighi- le balle devono avere un certo tipo di pressione, non devono avere subito alcuni trattamenti e essere raccolte nel periodo della mietitura». Intanto, sono già state trasferite a Secchiano, dove staranno fino al momento della costruzione, che potrebbe cominciare già a settembre. Particolarmente vantaggiosa, perchè, oltre al risparmio energetico, c’è anche un altro beneficio che viene dalla costruzione della casa in paglia: il basso costo (2 euro al metro quadro per le balle). (a.b.)

arch. Giovanni Sasso casa passiva in paglia

Fresca d’estate, d’inverno sarà riscaldata grazie al calore dei corpi

NOVAFELTRIA. Sorgerà a Secchiano la prima casa passiva di paglia, costruita in bioedilizia, della provincia di Rimini. Non saranno necessari nè impianto di raffreddamento nè di riscaldamento: l’isolamento sarà tale da non richiedere freddo artificiale in estate, mentre il calore umano delle persone che la abiteranno basterà a riscaldarla d’inverno. In più, la struttura in paglia e legno verrà realizzata in autocostruzione: in un paio di settimane dieci persone riusciranno a completare l’opera autonomamente in un progetto destinato a fare scuola (sarà possibile assistere al workshop aperto a tutti gli interessati). Che vedranno nascere un piccolo bed and breakfast e la sede di un’associazione culturale.
L’idea e la proprietà è dell’ex assessore all’Ambiente del Comune di Rimini, Andrea Zanzini, che ha deciso di affidare i lavori allo studio SassoBrighi di Rimini, specializzato in bioedilizia. «Si tratta di un ainziativa legata al territorio – commenta Zanzini – in un luogo interessante. Un modo per valorizzare la zona e la casa stessa che rischiava di essere perduta».
E non è finita. Perchè l’abitazione sarà autosufficiente dal punto di vista energetico. Un impianto fotovoltaico, pompe di calore, un sistema di recupero delle acque attraverso la fitodepurazione e la presenza di un orto biodinamico renderanno il tutto ancora più ecologico. Senza contare che la costruzione della casa in paglia consentirà il recupero, sempre tenendo conto del basso consumo e dei vincoli storici, della vicina casa del ‘700. mentre la parte in paglia sorgerò su una precedente struttura degli anni ’30, che verrà demolita e ricostruita con la stessa volumetria.
Si tratta di un progetto che ha richiesto attenzione e cura del dettaglio: la ricerca delle giuste balle di paglia, arrivate poi da un campo di San Martino Montelabbate, non è stata facile «perchè -spiega Daniela Brighi, ingegnere dello studio SassoBrighi- le balle devono avere un certo tipo di pressione, non devono avere subito alcuni trattamenti e essere raccolte nel periodo della mietitura». Intanto, sono già state trasferite a Secchiano, dove staranno fino al momento della costruzione, che potrebbe cominciare già a settembre. Particolarmente vantaggiosa, perchè, oltre al risparmio energetico, c’è anche un altro beneficio che viene dalla costruzione della casa in paglia: il basso costo (2 euro al metro quadro per le balle). (a.b.)

By Giovanni Sasso

Si occupa di tutti gli aspetti legati alla bioarchitettura nella progettazione urbanistica ed edile, ingegnerizzazione di strutture in legno-paglia, consulenza energetica. Presidente INBAR, Esperto in Bioarchitettura INBAR, Progettista Junior Casaclima, Corso Progettista PassivHaus, Progettista di Piani Urbanistici, Net Zero Energy Buildings, Passivhaus, ideatore di un unico sistema costruttivo in paglia. Formatore in master, corsi e convegni su bioarchitettura, certificazione e diagnosi energetica, materiali. is an expert in Bioarchitecture by INBAR Italian Institute of Bioarchitecture sassobrighi.com