Credito viene dal latino credere; chi concede credito crede che chi lo contrae potrà restituirlo.
Non solo, ma che potrà restituirne di più di quanto riceve, che potrà restituire un interesse. Vale a dire che non solo potrà generare la ricchezza sufficiente in futuro, ma che addirittura lo farà a ritmo crescente, crescente in modo molto veloce (i matematici direbbero esponenziale), una percentuale ogni anno.
Noi depositiamo i soldi in Banca, di conseguenza vantiamo un credito.
Ma qual’è il livello di esposizione delle banche e quale la loro solvibilità in caso di richiesta di rientro?
Quali sono le garanzie che le banche ci danno, rispetto alla restituzione del nostro credito?

Il fatto che non esigeremo (tutti nello stesso momento) la resitituzione di più del 2% dei nostri soldi!

da Wikipedia: “Nei secoli passati i gioiellieri, che ricevevano in deposito l’oro, capirono che si poteva tenere in cassaforte solo una piccola parte dell’oro ricevuto in deposito, perché i nuovi depositi di metallo prezioso superavano di solito i prelievi di oro e solo in rare occasioni accadeva il contrario. Per affrontare quest’ultima evenienza, i gioiellieri tenevano parte dell’oro ricevuto sotto forma di riserva, usando la restante quota di oro per impieghi redditizi. Le stesse regole, applicate alla moneta, valgono per le banche moderne che dell’attività dei gioiellieri sono l’evoluzione. Lo scopo della riserva è dunque di obbligare le banche a garantire un livello minimo di liquidità, che deve soddisfare la normale operatività degli istituti. La riserva frazionaria è uno strumento di politica monetaria, al pari della leva dei tassi di interesse, che permette alle banche centrali e ai governi di contenere lo stock di debito presente nel sistema, o, viceversa, di praticare una politica monetaria espansiva e inflazionistica.”

Negli anni la percentuale di denaro che le banche dovevano tenere a riserva è scesa dal 25% (1957) al 15% (1970) all’attuale 2% di riserva obbligatoria stabilito in base a da Basilea I.
“a fronte di una percentuale di riserva pari al 2%, il sistema bancario […] può arrivare a prestare fino a 50 volte tanto.”

A questo punto solo una segnalazione: la Bundesbank sta facendo rientrare i depositi in oro presso istituti stranieri (fonte: wallstreetitalia.com), e la Banca Vaticana ha spostato i suoi depositi presso istituti tedeschi (fonte: International Business Times).
A buon intenditore poche parole.

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da Treccani:créditos. m. [dal lat. credĭtum, part. pass. neutro di credĕre «affidare, credere»; propr. «cosa affidata»] . – 1. a. Solo al sing., il credere, l’esser creduto, nelle locuz. avere c., trovare c., esser creduto, dar c., credere; negare c., non credere; meritare o avere c., essere degno d’esser creduto, e sim.: le sue parole non hanno c. […] a. Operazione e rapporto di scambio in cui le due prestazioni sono separate nel tempo, e consistente in genere nella cessione attuale di una somma di denaro da parte del creditore contro la promessa da parte del debitore di controprestazione futura, a scadenza determinata o indeterminata, di altra somma di denaro (in genere superiore alla prima di una percentuale corrispondente all’interesse), oppure nella fornitura di merci con dilazione di pagamento, con vendita a rate, ecc.

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By Giovanni Sasso

Si occupa di tutti gli aspetti legati alla bioarchitettura nella progettazione urbanistica ed edile, ingegnerizzazione di strutture in legno-paglia, consulenza energetica. Presidente INBAR, Esperto in Bioarchitettura INBAR, Progettista Junior Casaclima, Corso Progettista PassivHaus, Progettista di Piani Urbanistici, Net Zero Energy Buildings, Passivhaus, ideatore di un unico sistema costruttivo in paglia. Formatore in master, corsi e convegni su bioarchitettura, certificazione e diagnosi energetica, materiali. is an expert in Bioarchitecture by INBAR Italian Institute of Bioarchitecture sassobrighi.com