Quando Stalin decise di realizzare le grandi opere, dighe, canali, ferrovie, non essendoci soldi, gli fu suggito di usare i detenuti come mano d’opera.
Stalin  obbiettò che comunque, anche i detenuti avevano un costo, essendo necessario nutrirli per dare loro la forza di fare le “grandi opere” solo con piccone o  badile. Metti 3.500 calorie al  giorno.
Venne allora la grande idea di ordinare alla polizia di procedere ad arresti programmati. L’accusa era sempre la stessa: “Violazione dell’ art. 58 – Attività controrivoluzionaria”, che colpiva anche chi mugugnava in coda per il pane.
I malcapitati venivano spediti subito in cantiere intanto che erano ancora robusti. Li si faceva lavorare con razione al massimo di 1.500 calorie/giornaliere, così si realizzavano le opere risparmiando su costi ed investimenti.
Questi deperivano progressivamente e alla fine schiattavano.
gulagErano però sostituiti in intelligente sequenza con nuovi arrivati che la polizia procurava, rispettando il tasso imposto di arresti pro poliziotto/tempo.
Una macchina perfetta. E le opere vennero completate anche se sembra che poi non funzionassero tanto bene.
Da noi lo Stato utilizza i contribuenti come lavoratori coatti da spogliare dei frutti del loro duro lavoro depauperandoli della loro capacità contributiva.
E neanche per le grandi opere, ma solo per mantenere la casta dei burocrati.
Trascura il fatto però lo Stato, che una volta completamente spogliati, i contribuenti non sono sostituibili da altri, perché il “sistema Paese”, come si dice, non ne produce più quando vengono meno i consumatori e quando le PMI, uniche produttrici di ricchezza, sono costrette a chiudere.
Quindi non c’è nulla di logico né saggio nel comportamento fiscale dello stato italiano.
Ho peraltro la sensazione che l’attuale Stalin non sia lo stato italiano, che questo sia solo un servo zelante.
Che costui sieda altrove in Europa?

By Giovanni Sasso

Si occupa di tutti gli aspetti legati alla bioarchitettura nella progettazione urbanistica ed edile, ingegnerizzazione di strutture in legno-paglia, consulenza energetica. Presidente INBAR, Esperto in Bioarchitettura INBAR, Progettista Junior Casaclima, Corso Progettista PassivHaus, Progettista di Piani Urbanistici, Net Zero Energy Buildings, Passivhaus, ideatore di un unico sistema costruttivo in paglia. Formatore in master, corsi e convegni su bioarchitettura, certificazione e diagnosi energetica, materiali. is an expert in Bioarchitecture by INBAR Italian Institute of Bioarchitecture sassobrighi.com